Cameron Graeme - 2015 - Normal by Cameron Graeme

autore:Cameron Graeme
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Thrillers, General, Gialli e Thriller, Fiction
ISBN: 9788858952726
editore: HarperCollins Italia
pubblicato: 2016-07-12T22:00:00+00:00

19

Di giorno il quartiere di Milton Cross è una distesa squallida di case popolari costruite negli anni Sessanta. L’atmosfera è cupa e opprimente, e la zona è popolata da zombie senza prospettive per il futuro, che vagano apatici e di rado trovano un motivo per incrociare lo sguardo con gli altri, e ancor meno incontrarsi per un caffè. Completamente privo d’impianti di videosorveglianza, non ha nemmeno una sala parrocchiale o un circolo ricreativo per gli anziani; nessuno organizza feste di condominio o tornei di carte, le mamme non si trovano ai giardinetti per far giocare insieme i bambini, non ci sono vicini la cui porta è sempre aperta in caso di bisogno. È l’antitesi stessa del concetto di comunità.

Di notte, invece, Milton Cross palpita di vibrazioni delinquenziali che attirano sciami di rifiuti umani; emergono da sotto i ponti, dai vicoli e dai locali più sordidi della città e arrivano a frotte sulle BMW vecchio modello oppure coupé modificate, verniciate con colori e motivi decorativi ridicoli e sgargianti. Si dirigono verso le case aperte dai vetri che tremano al ritmo con qualche remix di musica elettronica, con la lampadina sopra la porta che emette un chiarore flebile e malaticcio, coperta da una plafoniera dal vetro scurito dallo sporco.

L’appartamento al pianterreno che mi riguardava personalmente non aveva la luce sopra la porta perché avevo già tolto la lampadina. Nei dieci minuti che avevo trascorso appostato all’ombra della scaletta di tre gradini che portava alla soglia, erano passate quattro minigonne e due tute in poliestere, e nessuno mi aveva notato nemmeno con la coda dell’occhio. Non proveniva alcuna luce dalle finestre dell’appartamento di fronte, che avevano le tende tirate e immobili, senza un fremito a indicare che ci fosse qualcuno a spiare da dietro i vetri.

La mia presenza non era stata notata; ero invisibile.

Quando entrai, però, trovai l’appartamento deserto. Quando scostai le tende, dalle finestre entrava abbastanza luce da farmi intravedere il disordine che regnava nel soggiorno. Una prima occhiata mi confermò che la casa era abitata da una sola persona di sesso maschile, a giudicare dai tipici segni del suo passaggio; nell’aria aleggiava ancora l’odore di un pasto pronto scaldato al microonde, il che indicava che l’occupante di quell’alloggio deprimente era uscito da poco.

Si chiamava Mark Boon, e in tutto quel tempo avevo cercato un buon motivo per restituirgli il portafogli che gli era caduto dalla tasca sul luogo della sua tentata offensiva alla biancheria intima di Annie. Avevo il forte sospetto che la sua assenza da casa alle 23.50 di lunedì fosse imputabile ad attività simili. La natura recidiva delle aggressioni sessuali di cui era colpevole fu un altro reato che aggiunsi all’elenco di accuse a suo carico, la più grave delle quali era l’indecenza di non farsi trovare a casa quando ero andato a ucciderlo.

Speravo che Mark non fosse costretto ad aspettare la chiusura dei locali prima di trovare una povera studentessa indifesa da traumatizzare. Ero quasi sicuro che il suo ritardo nel rincasare fosse dovuto al fatto che aveva

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